
Al Bar Centrale di Campobasso il pienone era già stato raggiunto diversi giorni prima dell’evento, ma per i fratelli Ranallo, proprietari e artefici da diversi anni del rilancio dello storico locale campobassano, la serata di giovedì 22 novembre, dedicata alla degustazione delle etichette di Genagricola rappresentava una nuova sfida, un modo per alzare l’asticella anche verso i propri clienti abituali o verso quanti oramai individuano in questo luogo il loro wine point per aperitivi o cene.
Ebbene, oltre cinquanta persone, ospitate nelle caratteristiche salette in pietra del locale dei Ranallo, si sono potute godere una serata che gli organizzatori hanno elaborato a lungo sin nei più piccoli particolari, nella quale Genagricola, la più estesa azienda agricola italiana in termini di possedimenti in ettari, ha presentato alcune delle sue etichette di punta, abbinate alle creazioni dello chef del Bar Centrale.
Il gruppo Genagricola di proprietà di Assicurazioni Generali, conta circa 8000 ettari di superfici coltivate, distribuiti tra 25 aziende con un fatturato di ben 50 milioni di euro all’anno.

L’attività vitivinicola è appannaggio di 10 aziende, distribuite in 5 diverse regioni d’Italia su una superficie di 900 ettari vitati con 4 milioni di bottiglie prodotte.
Poter ospitare nel capoluogo molisano un tale brand e farlo con un successo in termini qualitativi come quello ottenuto in questa occasione è qualcosa che lascia il segno e che proietta con merito gli organizzatori all’attenzione di diverse altre grandi aziende vitivinicole italiane interessate a riproporre un connubio così professionale per presentare anche sul territorio molisano i propri prodotti.
Le aziende di proprietà di Genagricola scelte per la serata, sono state Torre Rosazza, del Friuli Venezia Giulia, e Bricco dei Guazzi, del Piemonte.
Il menù della serata prevedeva abbinamenti con Blanc de Neri di Torre Rosazza per l’antipasto con tuorlo d’uovo in olio cottura su crema di caciocavallo dell’alto Molise e pecorino al cucchiaio con culatello croccante e vellutata di fave.
Con il primo piatto, maccheroncino cacio e pepe su fonduta di asparagi e lamelle di tartufo nero, è stata proposta la Ribolla gialla di Torre Rosazza, invece, sullo stracotto di manzo con pere caramellate e cupola di patate al cuore di stracciata, è stato abbinato l’Albarossa di Bricco dei Guazzi.
A chiudere la serata durante la quale i fortunati partecipanti hanno avuto la possibilità di approfondire i temi legati a tutti i vini in degustazione, il dessert con crema inglese con ricotta ai lamponi e pasta frolla croccante abbinata al Picolit di Torre Rosazza.