Il 25 e 26 ottobre si sono svolti a Milano, presso il Castello Sforzesco, i primi Stati Generali delle biblioteche dove è stata presentata e sottoscritta dagli amministratori presenti la Carta di Milano delle biblioteche, un documento di policy concepito dagli assessori alla cultura delle principali città italiane e offerto alla condivisione di tutti gli amministratori locali italiani per rilanciare il ruolo delle biblioteche e potenziarne i servizi.
Il Comune di Campobasso ha aderito ufficialmente con una propria Delibera di Giunta al documento presentato nel corso degli Stati Generali delle biblioteche organizzati lo scorso mese di ottobre a Milano dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano in collaborazione con AIB e ANCI, ed ha così sottoscritto e fatto proprie le riflessioni e le proposte contenute nella Carta di Milano delle biblioteche inerenti il ruolo delle biblioteche nelle politiche pubbliche delle città.
In piena sintonia con i principi espressi dal Manifesto IFLA/UNESCO della biblioteca pubblica 2022, la Carta di Milano delle biblioteche, di cui anche il Comune di Campobasso è divenuto sottoscrittore insieme a tante altre amministrazioni comunali della penisola, fra le altre cose, chiede al Governo nazionale e alle Regioni, in un’ottica di concreta sussidiarietà, di promuovere e sostenere in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale lo sviluppo dei servizi bibliotecari territoriali, garantendo l’impulso a un vasto programma nazionale di infrastrutturazione bibliotecaria e culturale, in particolare per le regioni del Sud e le aree interne, finalizzato alla composizione di una rete di biblioteche che siano anche luoghi di aggregazione, di socializzazione e di fornitura di servizi per i cittadini e che preveda, opportunamente finanziato, l’affiancamento dei Comuni per la realizzazione e la gestione delle strutture.
Si ritiene altresì importante da parte del Governo l’adozione di interventi a livello nazionale e regionale che concorrano a supportare economicamente, in cofinanziamento e in maniera continuativa, la gestione delle biblioteche da parte dei Comuni, anche con riferimento alla presenza di personale qualificato, per raggiungere opportuni standard di qualità del servizio, definiti e concordati a livello nazionale e periodicamente verificati, tenendo conto degli squilibri territoriali e della necessità di colmarli.
Tutto questo, per poter essere realizzato come i Comuni richiedono, ha bisogno del sostanziale rafforzamento delle strutture del Ministero della Cultura preposte alla definizione e attuazione delle politiche bibliotecarie e di promozione della lettura a livello nazionale, garantendo così, oltre all’effettiva partecipazione dei Comuni alla individuazione dei piani di intervento e delle priorità programmatiche, la creazione di un tavolo di confronto permanente fra Ministero della Cultura, Regioni, Province e Comuni sulle tematiche proprie delle biblioteche di ente locale.