“Scrivere significa portare alla luce l’esistente facendolo emergere dalle ombre di ciò che sappiamo. La scrittura è questo. Non quello che vi succede, non gli avvenimenti che vi si svolgono, ma lì, in se stessa. Lì, risiede il luogo e l’obiettivo dello scrivere.”
Queste parole contenute nel romanzo La morte del padre di Karl Ove Knausgård, racchiudono l’essenza della visione e della prospettiva letteraria con la quale lo scrittore norvegese affronta se stesso per metterlo in gioco nelle sue opere.
I legami familiari vengono vivisezionati attraverso un’indagine scrupolosa svolta con la scrittura come mezzo e non come fine, il fine resta svelare la vita, la sua parte nascosta, il suo nucleo più interno. La narrazione degli avvenimenti è solo la parte che emerge di un gigantesco iceberg contro il quale c’è continuamente il rischio di schiantarsi se non si radunano le proprie forze per ristabilire la rotta da seguire.
Il passato è lungo da ripercorrere e rappresenta una strada di andata e ritorno che spariglia le carte del presente, rendendolo diverso da come lo si è arrivato a percepire prima di ragionare su se stessi e sulla propria vita affettiva.
Karl Ove Knausgård non rende facile al lettore nemmeno una sola singola scoperta. La fatica del vivere a viso scoperto le proprie emozioni raduna con scrupolosità le parole giuste per farne una storia profonda, con radici rintracciabili dolorosamente nell’anima di ognuno di noi.
La morte del padre, pubblicato da Feltrinelli nel 2015, in ebook lo puoi acquistare in epub su Raw Signs Ebook Shop, la libreria digitale di Raw Signs.